Rosso di sera: bel tempo si spera per i giovani filmacker umbri

Interessante rassegna organizzata dall'associazione “Cavtha” nel rinomato locale di Passignano sul Trasimeno

Chi si è immaginato l'ultimo appuntamento d'amore di una coppia in un mondo in preda alla catastrofe ("Last Date" di Officine Macadam) , chi ha seguito l'odissea di un naufrago ("L'ultima spiaggia" di Matteo Lucidi) che affida alla bottiglia di vetro il suo ultimo messaggio, metafora ecologista per evitare l'inevitabile catastrofe naturalistica, chi ha voluto scandagliare il ritmo del mondo e delle cose ("Ritmo" di Filippo Fagioli) e chi, come Luca Bimi, è riuscito a condannare ("Censura") con pochi fotogrammi, prima in bianco e nero e poi a colori, la presenza di una piaga censoria che mortifica la libertà di pensiero nel cinema immutata nei tempi, ed anche chi, con grande fantasia ha confezionato un corto nel corto ("Aliens Attak" di Giacomo Bartocci), raccontando fuori del set ufficiale, con ironia ed umorismo, le difficoltà di realizzare un'opera dedicata ad un attacco alieno da parte di un gruppo di giovani filmaker improvvisati oppure, come ha fatto Gianni Ferrara in "Ascensore", ha dedicato un corto ad una situazione che succede spesso nelle grandi metropoli: restare bloccato in ascensore con un compagno che soffre di clisi di panico e di claustrofobia. Nel finale è stato proiettato il mediometraggio di Giulietta Mastroianni dedicato alla vita e alle opere di Gerardo Dottori prodotto dal Comune di Perugia e dall'Università per Stranieri.I racconti brevi sono l'avanguardia di una passione infinita per il cinema che a volte si conclude dopo la seconda, terza opera e altre volte sfocia nei mediometraggi. Raramente si arriva al lungometraggio e all'ingresso nel cinema. Nobilissimo quindi l'impegno dell'Associazione "Cavtha" di San Savino che ha chiamato a raccolta nel ristorante di Passignano "Rosso di sera" un gruppo di giovani cineasti umbri per farli conoscere ad un pubblico più ampio "ma anche" come dice il presidente Alessio Renzetti "per farli conoscere tra di loro. Alcuni già noti in Umbria perché hanno partecipato al "Bianco Film Festival" (desaparacido per mancanza di attenzione da parte degli enti locali) e a UmbriaMetraggi del "Montone Festival" (evento che esiste ancora ma per buona volontà degli organizzatori), altri meno noti in cerca di uno schermo da dove poter iniziare ad "esistere" ufficialmente. Giacomo Bartocci , per aver frequentato la Scuola di Cinema di Roma, ha potuto usufruire dello Studio di Cinecittà dove Martin Scorsese ha girato "The gang of New York"."Più che altro" ha raccontato "nessuno si è interessato a quello che stavamo facendo in poche ore di girato". Stesso caso in Umbria dove di quanto stanno facendo i filmaker locali sono all'oscuro anche gli organismi culturali pubblici della regione. Menomale che ci sono le Associazioni, i ristoranti "progressisti" e i festival superstiti alla "catastrofe" cinematografica regionale, sia per le sale sia per la Film Commission che si è sciolta come neve al sole.

Rivista: 
Corriere dell'Umbria
Data di pubblicazione: 
23/12/2009